Così il presidente dell’Arpa di Cremona
Paolo (sonni) Beati ha definito i cittadini dei Comitati di Spinadesco e
Cavatigozzi (Cremona) preoccupati per le emissioni dell’acciaieria Arvedi. Sia
quelle rumorose che quelle inquinanti, in particolare la diossina.
Per (sonni) Beati “parlare di diossina è criminale”. Ma i
“criminali”vogliono parlarne invece e vogliono vederci chiaro!
E non si accontentano delle tonnellate di
valium diffuse da politici e parlamentari locali del Pd e del Pdl, a braccetto
nella difesa di Arvedi. Una nobile gara a chi regge meglio le code del
Cavaliere dell’acciaio iniziata nel 2008 quando la Regione Lombardia
(l’Illegittimo Forminchioni) graziosamente esentò con
un decreto ad hoc il (più che) raddoppio dell’acciaieria dalla Valutazione di
impatto ambientale. Un’acciaieria che, è bene ricordarlo, si è ampliata fino ad
invadere (letteralmente) il cortile di alcune case di Spinadesco. La
Provincia(giunta Giuseppe Torchio, PDmenoELLE), invece di ricorrere
al Tar e opporsi al decreto regionale, si è opposta ai cittadini che
il ricorso l’hanno fatto (vincendolo).
Nel frattempo aree agricole con un tratto
di penna sono diventate industriali e al posto dei campi è sorta anche
una zincheria, sempre senza alcuna VIA. Il Tar ha poi dato
ragione ai cittadini, la Regione allora ha emanato un decreto-fotocopia del
primo e la Provincia ha cucito intorno ad Arvedi una Autorizzazione integrata
ambientale su misura con la quale il (più che) raddoppio è stato portato a
termine. Ora i cittadini aspettano che il Consiglio di Stato si pronunci su
questo secondo decreto regionale (che il Tar ha “promosso”). Colpito da tanta
sollecitudine, il re dell'acciaio cremonese ha donato nel novembre 2007 300mila euro
all’allora Forza Italia e all’Espresso (13 marzo 2008) annunciava: "Ho
appena versato altri 300mila euro al Partito democratico per essere
equidistante". E infatti sono entrambi equidistanti dai
cittadini i quali sono preoccupati.
Scottati forse dal fatto che Enti locali
e Acciaieria hanno barato sulle promesse mitigazioni ambientali (bosco-filtro
per finta, pannelli anti-rumore inutili, strumenti di monitoraggio non
funzionanti o affidati allo stesso Arvedi), che le vantate soluzioni
viabilistiche in grado di mitigare il disagio dovuto al transito di centinaia
di camion al giorno sono rimaste sulla carta, i cittadini di Cavatigozzi e
Spinadesco e Cremona ora hanno appreso che l e rilevazioni di diossina presso
l'Acciaieria Arvedi NON le effettua l'Arpa od un ente terzo ma
la stessaARVEDI in regime di autocontrollo. Curiosamente, secondo
l'Arpa, le uniche rilevazioni affidate ad una società esterna (quelle del 2009)
sono le uniche che evidenziano quantità significative di diossina (0,16
ng/nm3). Le rilevazioni di diossina non avvengono in continuo ma due
volte all'anno. E gli altri 363 giorni? Le rilevazioni di diossina
avvengono solo sulle emissioni aeree (ma, scrive l’Arpa "l'azienda ha
dichiarato difficoltà di carattere tecnico derivanti dalle dimensione dei
camini dei forni e dalle portate degli effluenti gassosi...") e non nel
terreno.
L'Unione europea ha stabilito, da maggio
2011, limiti di emissioni più stringenti per tutelare la salute dei lavoratori
e dei cittadini, rispetto a quelli adottati da Regione Lombardia!
Se l'Acciaieria Arvedi già ora, come
afferma, rispetta già tali nuovi limiti perchè i Comuni e la Provincia
non chiedono che vengano applicati da subito, modificando l'AIA? E perchè i
sindacati invece di attaccare i comitati di cittadini non si uniscono a tale
richiesta che tranquillizzerebbe lavoratori e cittadini? L'unica
rilevazione condotta (con fatica) dall'Arpa riguarda il rumore e l'Agenzia
certifica con la relazione del 15 marzo 2012 lo sforamento notturno dei limiti
di legge. Ma istituzioni ed enti locali tacciono.
Il M5S non lascerà soli questi Comitati di cittadini ed abbraccia con
loro questa battaglia per la salvaguardia della salute umana, sicurezza sul
lavoro, ma soprattutto per un ambiente sano dove i nostri figli possano
crescere ed avere un futuro!
Qui non si molla!
Qui non si molla!
Mercoledì 20 giugno 2012 a Spinadesco
(Cremona) ore 20.45
Si terrà un’importante conferenza
che avrà per relatori due GURU della
DIOSSINA:
- Ing. Paolo Rabitti (Autore del libro:
“Diossina, la verità nascosta” e uno fra i più importanti consulenti tecnici in
Italia, coinvolto nei maggiori processi su disastri ambientali ed inquinamento;
e la
- Dott. Patrizia Gentilini (oncologa ed
ematologa, nonché Presidente della Sezione di Forlì dell’ISDE, nota per la sua
battaglia sulla nocività degli inceneritori)
Entrambi porteranno la loro testimonianza
in un territorio sul quale le Istituzioni paiono voler far calare il silenzio.