mercoledì 9 ottobre 2013
TARES
In tema di imposte sui rifiuti, leggi TARES, le cui rate sono scadute da poco tempo, il M5S di Casalmaggiore resta molto perplesso in merito all’applicazione su di esse dell’IVA in misura del 10%.
Già precedentemente, all’epoca della TIA, molte associazioni di consumatori avevano sollevato il problema e la Corte Costituzionale (con Sentenza n. 238 nel 2009) aveva dato loro ragione.
Trattandosi di tributo e non di tariffa l’iva non doveva essere caricata mantenendo la sola addizionale provinciale.
Tornando a parlare di TARES, l’ Art 14 D.L. 6.12.2011 N. 201 – COMMA 29 cita: “I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico, possono, con regolamento, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo.”
Di conseguenza solo quando i comuni effettuano una “misurazione puntuale” dei rifiuti conferiti possono (non devono) applicare l’IVA del 10%.
Detto questo a Casalmaggiore, la misurazione puntuale al momento non è ancora partita (a breve ci sarà la distribuzione dei secchi con il chip) mentre nelle rate della prima fattura di acconto l’IVA è già stata inserita.
Chiediamo quindi lumi all’amministrazione comunale in modo da spiegare tale scelta alla cittadinanza, considerando inoltre che tale sovraccarico del 10% finirà direttamente allo stato.
In attesa di ricevere informazioni in merito ci teniamo a ricordare alla cittadinanza che, quando partirà la misurazione puntuale, la parte variabile delle tassa sui rifiuti non dipenderà dal peso dei rifiuti conferiti (al netto del secchio) ma bensì dal volume del secchio stesso. In altre parole, si pagherà tutte le volte che il secchio del rifiuto secco residuo (rifiuti non differenziati, sacco nero) verrà posto fuori casa. Si consiglia quindi di esporre tale secchio (quello con il chip) solo quando completamente pieno.
Ovviamente sottolineiamo che quanto detto ha il solo scopo di invogliare la gente a differenziale il più possibile, andando verso la strategia Rifiuti Zero, scoraggiando e condannando sin da subito eventuali azioni illegali quali l’abbandono di rifiuti.
Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore
sabato 28 settembre 2013
Tangenziale di Casalmaggiore
Anche il Movimento5Stelle esprime preoccupazione sui dati relativi agli agenti
inquinanti presenti nell'aria, ricordando solo un dato più che significativo;
la Lombardia è la regione italiana con maggior incidenza di tumori ai polmoni.
Detto ciò volevamo sottolineare come la situazione del traffico sulla strada
Asolana sia aumentato negli anni, comportando sia un maggior inquinamento
dell'aria, sia un aumento dell’ inquinamento sonoro. L'annosa questione della
tangenziale di Casalmaggiore legata alla realizzazione della TI-BRE, ha fatto
si che la tangenziale per noi casalaschi così importante non sia ancora stata
realizzata. Tenuto conto della forte incertezza economica, volevamo affermare
il principio che le poche risorse pubbliche rimaste devono essere spese per
opere utili e indispensabili per la collettività, senza logiche di scambio
che ti costringono a subire opere inquinanti per avere una tangenziale. Il M5S
di Casalmaggiore sostiene la recente iniziativa promossa dai comitati e dalle associazioni ambientaliste, ne condivide i contenuti, espressi nel documento/petizione dal titolo
TANGENZIALE DI CASALMAGGIORE SUBITO
E SENZA AUTOSTRADA - 16 ANNI BUTTATI VIA e si unisce alla richiesta AL
SINDACO
PER LA CONVOCAZIONE URGENTE DI UN’ASSEMBLEA PUBBLICA sul tema della
tangenziale, perché tutti i cittadini siano coinvolti e fatti partecipare
attivamente alle scelte che riguardano temi importanti per la vita del proprio
comune e inoltre chiediamo l'impegno di ricercare risorse pubbliche per
finanziare l'opera, visto e considerato che per opere inutili come
l'autostrada CR-MN i soldi sono stati stanziati.
Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore
giovedì 26 settembre 2013
martedì 23 luglio 2013
giovedì 30 maggio 2013
lunedì 29 aprile 2013
sabato 27 aprile 2013
Dal gruppo ambiente del M5S alla camera: Cementifici o inceneritori?
Report incontro in streaming del 23 aprile 2013 Sala “Tatarella”, 5° piano
del Palazzo dei Gruppi, Roma Tema: Cementifici o inceneritori?
Analisi del DM 22 del 14 febbraio 2013 (entrato in vigore il 15 aprile 2013)
“Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di
determinate tipologie di combustibili solidi secondari (CSS), ai sensi
dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
e successive modificazioni”, che di fatto istituzionalizza l’incenerimento dei
combustibili solidi secondari (CSS) nei forni dei cementifici introducendo
l’espediente della “dichiarazione di conformità“ (art. 4 del citato DM) che
permetterebbe ai combustibili solidi secondari (CSS) di “cessare di essere
considerati rifiuti”. Appena due giorni prima il 12 Febbraio 2013, la VIII
Commissione Permanente parlamentare (Ambiente, territorio e lavori pubblici)
aveva dato parere contrario allo “Schema di Decreto del Presidente della
Repubblica concernente il Regolamento recante disciplina dell’utilizzo di
combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili
fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione
integrata ambientale, ai sensi dell’articolo 214, comma 11, del Decreto
Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni”; il citato schema
DPR prevedeva “l’utilizzo dei CSS in parziale sostituzione di combustibili
fossili tradizionali, negli impianti di produzione di cemento a ciclo completo
(art. 1). Il comunicato del Ministero dell’Ambiente del 4 aprile è tranquillizzante
e spiega come tale pratica produrrà la riduzione dell’inquinamento e
l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti per la parte che ancora residua. Come
Movimento 5 Stelle ci siamo impegnati da tempo nella lotta all’incenerimento (i
fatti di Parma ne sono testimonianza) e il nostro gruppo parlamentare
dall’inizio della legislatura ha prestato attenzione ai provvedimenti in
divenire nel merito e stiamo studiando proposte di legge per regolamentare la
materia, mirando a realizzare la strategia “rifiuti zero” e ad abolire
l’incenerimento di rifiuti. L’incontro, trasmesso in streaming su “La Cosa”, ha
mantenuto un’audience superiore ai 4.000 utenti, a testimonianza della crescita
dell’utilizzo della rete e dell’interesse per questi temi urgenti e legati alla
nostra qualità di vita, all’ambiente, alla salute e all’economia. All’incontro
erano presenti il dott. Lepre e l’Avv. Farì, del Ministero dell’Ambiente: come
M5S miriamo a una collaborazione costruttiva con le Istituzioni. L’incontro è
stato introdotto dal cittadino Alberto Zolezzi, membro di Medici per l’Ambiente
(Isde), che ha trattato in generale dei temi legati agli effetti
dell’inquinamento sulla salute e in particolare dei noti effetti delle polveri
sottili (correlate da importanti studi europei a circa il 5% dei decessi
europei a causa dei limiti troppo permissivi. Il cittadino Ing. Mirko Busto
(referente del gruppo preposto alla VIII Commissione Ambiente, Territorio,
Lavori Pubblici), ha riferito in merito al DM 22, e ai dettagli tecnici (legati
anche alla produzione di cemento). È intervenuto in Hang Out il Dott. Agostino
Di Ciaula, membro di Isde, che ha tracciato un’analisi dettagliata delle
criticità della combustione dei rifiuti ed in particolare nei cementifici. Si è
tenuto un dibattito in sala ed è stato possibile rispondere ad alcune domande
rivolte dagli ascoltatori tramite chat. È emerso il dubbio che nonostante
l’eventuale rispetto delle concentrazioni di inquinanti nei fumi in uscita, il
volume totale di fumi emesso da un cementifico tradizionale (oltre 600.000 Nm3
orari) causi un incremento degli inquinanti totali emessi. Vista la premessa
che oltre 57 città su 92 monitorate da Legambiente nel 2012 hanno superato i 35
giorni di sforamento del PM10 accettabili, questi dati sono decisamente importanti
e riteniamo sia necessaria un’analisi dettagliata della situazione. Inoltre le
emissioni dai cementifici riguardano in particolare il PM1, più pericoloso
rispetto a PM10 e PM2.5. Un altro punto di allarme è legato alle diossine e
agli altri interferenti endocrini, difficili da monitorare (con tempistiche
risibili, ogni 4 mesi circa) che rischierebbero di incrementare a dismisura,
con potenziali addittivi danni per la nostra e le future generazioni vista la
mole di dati a supporto del loro ruolo epigenetico. Recenti pubblicazioni
rivelano emissioni di sostanze bandite da oltre 30 anni dalla combustione di
CSS nei cementifici, con il rischio dell’amplificarsi dei danni da sostanze
dioxin- like, danni già rilevati nei lavoratori e che rischiano di colpire la
polazione residente in prossimità degli impianti, costruiti anche nei centri
abitati vista la destinazione originaria comunque diversa degli impianti
stessi. Anche le emissioni dei metalli pesanti (Hg, Pb) sembrano incrementate
notevolmente dalla combustione di rifiuti nei cementifici nelle realtà dove già
questa pratica è utilizzata. La qualità del cemento prodotto risulta minore
rispetto a quello prodotto con metodi tradizionali se non addirittura a rischio
di tossicità per i nuovi componenti. Dubbi sono emersi a riguardo della
gestione ed il controllo del CSS dato che si perde la territorialità della
gestione del rifiuto. Infatti dal decreto si evince che il CSS può provenire da
tutta Europa compresa la Turchia. Significa che il risparmio energetico che in
teoria il Decreto tiene a precisare potrebbe venire meno, per i lunghi tragitti
di trasporto. Un altro punto critico è la mancanza di analisi radioattiva nella
produzione e commercializzazione dei CSS, quando venga dall’estero, analisi non
prevista nel Decreto. Si è rimandato all’incontro con il Ministro Clini
la definizione e la discussione dei punti controversi, auspicando che
l’adeguamento dei cementifici italiani alla norma venga procrastinato.
Potenzialmente 59 cementifici potranno iniziare la combustione di CSS, quando
la produzione di cemento è in riduzione e in Italia al momento abbiamo a
disposizione un surplus di energia elettrica. La strategia rifiuti zero verrà
perseguita grazie soprattutto al blocco degli incentivi alle strategie opposte,
l’utilizzo di CSS nei cementifici prevede un duplice incentivo legato alla
gestione di rifiuti e alla produzione di energia elettrica, con una precisa
quantificazione dei volumi giornalieri necessari (si ridà cibo ad un altro
mostro dopo aver cercato di toglierlo agli inceneritori).
lunedì 22 aprile 2013
giovedì 18 aprile 2013
In merito alla mensa delle scuole elementari di Casalmaggiore 2
In
merito alle parole del Sindaco Silla, apparse sui quotidiani in questi giorni,
il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore intende sottolineare come non sia mai
stata nostra intenzione buttarci nella bagarre politica ai soli fini
propagandistici (la vecchia politica la lasciamo ad altri).
Non abbiamo mai inteso sfruttare (in che
senso poi?) la commissione e
nemmeno stiamo facendo campagna elettorale ( la nostra avrà modo di vederla poi, non
ora).
Semplicemente il fatto strano ed anomalo che una dirigente scolastica smentisca a priori ed un Assessore all’istruzione confermi
nello stesso tempo e nello stesso articolo di giornale di aver trovato
un verme, ci porta a voler capire meglio quanto possa essere capitato indipendentemente
dall’essere genitori o meno di alcuni
bimbi che mangiano in mensa.
Anzi,
quest’ultima cosa è la dimostrazione che il M5S è formato da semplici cittadini
che, vivendo le problematiche quotidiane, sono maggiormente sensibili a tutti
gli avvenimenti locali.
La
nostra richiesta di documentazione è stata interlocutoria appunto per sapere e
conoscere lo stato dei fatti.
Se
la mensa è in gestione diretta, buono a sapersi.
Questo
può portare sicuramente ad una gestione migliore del servizio rispetto a
quello criticato fino ad oggi
soprattutto in merito alla qualità dei pasti preparati (e non parliamo di
singoli casi tipo quello dei vermi).
Proprio
nel caso in cui la mensa sia gestita direttamente dal Comune, il M5S di Casalmaggiore
vuole conoscere, come già richiesto, il capitolato di spesa delle forniture (con questo si intendono le
derrate alimentari) e le modalità
amministrative e contabili con cui si confrontano i prezzi, la qualità dei
prodotti per addivenire ad una scelta mirata alla qualità.
Cioè
come e quanto l’apparato amministrativo comunale sia seriamente impegnato in
questo lavoro delicato e rivolto praticamente a tutta la cittadinanza in quanto
servizio collettivo.
Siccome
non ci fermiamo a voci di corridoio ma
vogliamo offrire il nostro apporto
per ottimizzare i servizi al
cittadino, in particolar modo quelli che sono più critici, riteniamo doveroso accertare personalmente
con il riscontro di atti e
documenti per poi fare adeguate
proposte nel merito.
Il
M5S di Casalmaggiore
lunedì 15 aprile 2013
In merito alla mensa delle scuole elementari di Casalmaggiore
Il Movimento 5 Stelle di
Casalmaggiore, da sempre attento alle problematiche della cittadinanza,
nell’ottica di anteporre sempre la trasparenza in tutte le attività
dell’amministrazione comunale, in merito al recente evolversi delle
problematiche legate alla mensa delle scuole elementari ha chiesto in data
odierna, ai sensi della legge 241/90 (“Nuove norme in materia di
procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi"), la visione e la copia dei seguenti documenti:
· Nomina Commissione mensa scolastica
I.C.Marconi e relativi verbali delle riunioni;
· Regolamento della Commissione mensa;
· Norme scolastiche, locali e ministeriali inerenti la
gestione della mensa;
· Copia delibera di indizione gara affidamento mensa;
· Delibera di esecuzione gara con risultati confronto
ditte e relativo affidamento alla vincente;
· Capitolato di spesa per l'appalto di forniture
inerenti il servizio mensa;
· Budget MIUR assegnato annualmente per il servizio
mensa e ripartizione dell'introito statale;
· Chi ha diritto a fruire del servizio mensa gratuito a
scuola in quanto prestano servizio di assistenza e di vigilanza;
· Chi usufruisce del servizio mensa senza prestare alcun
servizio e con quali autorizzazioni;
· Di questi ultimi costi sostenuti per tale servizio e
metodi di pagamento utilizzati.
Il
M5S si riserva di chiedere ulteriori documenti e di avanzare interrogazioni
sull'argomento posto ora all'attenzione.
venerdì 12 aprile 2013
martedì 9 aprile 2013
Raccolta olio alimentare esausto
Il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore, nell’ottica di sensibilizzare la cittadinanza del comprensorio casalasco al rispetto dell’ambiente ed alla corretta gestione dei rifiuti, organizza una raccolta pubblica di olio alimentare esausto il giorno domenica 5 Maggio 2013 in Piazza Garibaldi a Casalmaggiore dalle ore 9 alle ore 18.
Ogni litro circa di olio esausto ( olio di frittura o anche l’olio normalmente contenuto nelle scatolette di tonno) consegnato presso il ns gazebo darà diritto a ricevere un biglietto con il quale partecipare all’estrazione finale di una bicicletta.
Il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore dice SI al riciclo, SI ai rifiuti zero e NO agli inceneritori.
L'olio di frittura, infatti, non è nè biodegradabile, nè organico e disperso nell'acqua, forma una barriera che impedisce ai raggi di sole di penetrare, causando ingenti danni all'ambiente e impoverendo il terreno di quei microrganismi necessari alla vita delle piante. Allo stesso tempo se l'olio esausto giunge alle falde rende la stessa acqua non potabile, arrecando gravi danni anche al funzionamento dei depuratori. Perciò, ogni volta che effettuiamo una frittura (l'uso ripetuto dello stesso olio è severamente sconsigliato dai medici ), lo lasceremo raffreddare, per poi versarlo nel recipiente. Una volta raccolto, dopo aver subito appositi processi di trattamento e riciclo, l'olio recuperato, vive una nuova vita. Dallo stesso è possibile infatti, ricavare svariati prodotti, come: lubrificanti vegetali per macchine agricole, biodiesel e glicerina per saponificazione. Insomma, con un minimo di accortezza possiamo salvaguardare l'ambiente e creare un notevole risparmio economico per tutta la collettività. Invitiamo ad iniziare già da subito la raccolta dell’olio utilizzando contenitori di plastica o di vetro che verranno anch’essi riciclati. Approfittiamo dell’evento e dell’occasione anche per sensibilizzare la giunta comunale e la Casalasca Servizi, nell’ottica di istituire punti di raccolta sul territorio o ancora meglio calendarizzare e gestire anche la raccolta dell’olio in modalità porta a porta (come già avviene in altri comuni), ritendendo questa gestione sicuramente più fruttuosa dal punto di vista ambientale rispetto al solo stoccaggio presso isola ecologica.
MoVimento 5 Stelle Casalmaggiore
Ogni litro circa di olio esausto ( olio di frittura o anche l’olio normalmente contenuto nelle scatolette di tonno) consegnato presso il ns gazebo darà diritto a ricevere un biglietto con il quale partecipare all’estrazione finale di una bicicletta.
Il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore dice SI al riciclo, SI ai rifiuti zero e NO agli inceneritori.
L'olio di frittura, infatti, non è nè biodegradabile, nè organico e disperso nell'acqua, forma una barriera che impedisce ai raggi di sole di penetrare, causando ingenti danni all'ambiente e impoverendo il terreno di quei microrganismi necessari alla vita delle piante. Allo stesso tempo se l'olio esausto giunge alle falde rende la stessa acqua non potabile, arrecando gravi danni anche al funzionamento dei depuratori. Perciò, ogni volta che effettuiamo una frittura (l'uso ripetuto dello stesso olio è severamente sconsigliato dai medici ), lo lasceremo raffreddare, per poi versarlo nel recipiente. Una volta raccolto, dopo aver subito appositi processi di trattamento e riciclo, l'olio recuperato, vive una nuova vita. Dallo stesso è possibile infatti, ricavare svariati prodotti, come: lubrificanti vegetali per macchine agricole, biodiesel e glicerina per saponificazione. Insomma, con un minimo di accortezza possiamo salvaguardare l'ambiente e creare un notevole risparmio economico per tutta la collettività. Invitiamo ad iniziare già da subito la raccolta dell’olio utilizzando contenitori di plastica o di vetro che verranno anch’essi riciclati. Approfittiamo dell’evento e dell’occasione anche per sensibilizzare la giunta comunale e la Casalasca Servizi, nell’ottica di istituire punti di raccolta sul territorio o ancora meglio calendarizzare e gestire anche la raccolta dell’olio in modalità porta a porta (come già avviene in altri comuni), ritendendo questa gestione sicuramente più fruttuosa dal punto di vista ambientale rispetto al solo stoccaggio presso isola ecologica.
MoVimento 5 Stelle Casalmaggiore
domenica 24 marzo 2013
Streaming consiglio comunale
Vogliamo ringraziare il sig. Vallari delle parole, o provocazioni, fatte su Facebook, ma ci chiediamo come mai solo la presenza di 4 cittadini al Consiglio Comunale abbia scatenato tanta irruenza; forse non si è abituati ad avere cittadinanza al consiglio? O forse perché, visto quanto avvenuto su scala nazionale, il Movimento 5 stelle spaventa in quanto destabilizza l'ordine, diremmo l'assopimento, generale attuale e quindi va attaccato subito e senza che lo stesso Movimento abbia avanzato nessuna rivendicazione?
Noi pensiamo che i cittadini sempre più debbano partecipare alla vita dell'Amministrazione in quanto crediamo che debbano essere consapevoli di come venga gestita la cosa pubblica.
Anche in questa ottica, ma non vorremmo che si pensi che le proposte del Movimento 5 stelle si concludano in questo, il Movimento proporrà all'Amministrazione Comunale la diretta streaming dei Consigli Comunali.
Riteniamo comunque che queste proposte debbano essere fatte seguendo canali corretti istituzionali con richieste scritte all'Amministrazione Comunale nel rispetto reciproco dei ruoli istituzionali, non con improvvisate ed artigianali attività cosi come indicate dallo stesso Vallari.
Pensiamo che parole come “hanno iniziato finalmente” oltre a dimostrare poca considerazione della cittadinanza che in qualsiasi momento voglia, può accostarsi alla vita politica del proprio paese senza essere considerata di serie B in quanto non abituè di certe logiche di palazzo e/o di partito, evidenzino un leggero nervosismo verso un Movimento che sta ribaltando queste logiche oligarchiche della gestione della cosa pubblica.
Il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore sta lavorando, come speriamo tutti, non per costruire polemiche, ma per avanzare proposte alla cittadinanza per migliorare la nostra città e su questo vorremmo confrontarci.
venerdì 8 marzo 2013
Raccolta fondi
Raccolta fondi
Il Movimento 5 Stelle non prende rimborsi elettorali: questo significa che i cittadini non finanziano, con le proprie tasse, le nostre attività. Tutto quello che riusciamo a fare è autofinanziato pertanto chiediamo un contributo VOLONTARIO a tutti i cittadini che vogliono partecipare ai nostri progetti.
Diffondi questo link.
Il Movimento 5 Stelle non prende rimborsi elettorali: questo significa che i cittadini non finanziano, con le proprie tasse, le nostre attività. Tutto quello che riusciamo a fare è autofinanziato pertanto chiediamo un contributo VOLONTARIO a tutti i cittadini che vogliono partecipare ai nostri progetti.
Diffondi questo link.
mercoledì 20 febbraio 2013
Presentazione candidati Movimento 5 Stelle
Giovedì 21 Febbraio 2013 ore 21.00
Casalmaggi ore - AUDITORIUM SANTA CROCE - Via Porzio 5
Partecipate e condividete...
mercoledì 13 febbraio 2013
Incontro pubblico del 22 Febbraio 2013
Cari amici,
l’evento del 22 purtroppo non vedrà la partecipazione del MoVimento 5 Stelle.
L'idea iniziale di tenere l’incontro tra i Candidati presso l’Auditorium (concesso gratuitamente dal Comune) è stata scartata da tutti i partecipanti, i quali preferiscono, o si sono adeguati a preferire il teatro Zenith, perché a detta di loro, contiene più persone ma è a pagamento, 150 € circa a forza politica presente.
Ovviamente, come ben sapete, il MoVimento 5 Stelle non prende finanziamenti pubblici (soldi di tutti noi) a differenza dei Partiti Politici che saranno presenti, e soprattutto in questo momento di austerità non ci sembrava il caso si spendere soldi per un incontro che poteva benissimo essere svolto a costo zero.
Detto questo, il MoVimento 5 Stelle è sempre disposto al confronto e ci dispiace constatare che anche quando c’è la possibilità di risparmiare soldi, si facciano scelte diverse.
Ribadiamo il concetto che la Politica, quella dei cittadini e non dei Partiti, debba essere fatta anche senza soldi e che solo così si possa riportarla in un’ottica di servizio al cittadino, senza fronzoli o autocelebrazioni varie.
Ci vedremo in Parlamento, sarà un piacere!
l’evento del 22 purtroppo non vedrà la partecipazione del MoVimento 5 Stelle.
L'idea iniziale di tenere l’incontro tra i Candidati presso l’Auditorium (concesso gratuitamente dal Comune) è stata scartata da tutti i partecipanti, i quali preferiscono, o si sono adeguati a preferire il teatro Zenith, perché a detta di loro, contiene più persone ma è a pagamento, 150 € circa a forza politica presente.
Ovviamente, come ben sapete, il MoVimento 5 Stelle non prende finanziamenti pubblici (soldi di tutti noi) a differenza dei Partiti Politici che saranno presenti, e soprattutto in questo momento di austerità non ci sembrava il caso si spendere soldi per un incontro che poteva benissimo essere svolto a costo zero.
Detto questo, il MoVimento 5 Stelle è sempre disposto al confronto e ci dispiace constatare che anche quando c’è la possibilità di risparmiare soldi, si facciano scelte diverse.
Ribadiamo il concetto che la Politica, quella dei cittadini e non dei Partiti, debba essere fatta anche senza soldi e che solo così si possa riportarla in un’ottica di servizio al cittadino, senza fronzoli o autocelebrazioni varie.
Ci vedremo in Parlamento, sarà un piacere!
mercoledì 16 gennaio 2013
venerdì 11 gennaio 2013
Il fiume Po
Il Po ? Un fiume ricco di
diossina, cocaina, pesticidi, ma anche di farmaci.
Qualche anno fa, analisi
compiute da Legambiente, hanno accertato la presenza nei pesci del Po di
rilevanti quantità di diossina, mentre è del 2010, lo ricordiamo, un altro studio ha confermato che nel Grande Fiume,
attraverso gli scarichi, finiscono significative quantità di cocaina.
Da analisi del Consiglio
Nazionale delle Ricerche ( IRSA-C.N.R.) fatte da foce Lambro a Boretto, risulta
che una grande quantità di pesce diventa transgenico (cambia sesso e diventa sterile).
Molta falda acquifera del
Casalasco è inquinata dall’arsenico che
si trova naturalmente, ma che
è anche un comune inquinante delle centrali a carbone, delle fonderie ed anche
usato nella produzione di pesticidi.
Il Casalasco ha anche un
altro triste primato quello dei tumori allo stomaco, i dati delle ricerche
infatti sono in controtendenza rispetto al resto d’Italia.
Nel 2011 è arrivato il primo
rapporto nazionale dell’Agenzia Protezione Ambiente secondo cui, fra le acque
del maggiore dei fiumi del nostro paese, “scorrono” ben 31 tipi di pesticidi
diversi.
Compresa l’atrazina una sostanza
per altro vietata da vent’anni, ma che a quanto pare dal suo rinvenimento nel
fiume, viene ancora ampiamente utilizzata per diserbare il mais.
Ma nel Po si trovano anche
abbondanti quantità di farmaci.
I contaminanti emergenti,
sono molecole di origine antropica che entrano nel circolo delle acque; nemmeno
i depuratori e i processi di potabilizzazione sono in grado di eliminarli e
così finiscono fra le acque.
Sono stati effettuati una
cinquantina di campionamenti che hanno riguardato gli affluenti più rilevanti,
sia sulla sponda destra che su quella sinistra ed anche le uscite dei
principali depuratori.
Dai rilievi effettuati
localmente, sia nell’acqua che nei sedimenti sono emersi sei principi attivi
(su una decina ricercati) riguardanti in particolare antinfiammatori (come
l’Aulin) antidepressivi e betabloccanti (come il Tenormin), duretificianti-ipertensivi
(come l’Hygroton) diuretici (come il Lasix) e antiepilettici (come il
Tegretol), farmaci per terapie e per malattie cardiovascolari, trovati sia nell’acqua che nei sedimenti.
Nella zona di Cremona sono
state rinvenute tracce significative di Furosemite, Clortalidone, Nimesulide,
Paracetamolo, Atenololo e Carbamezapina.
Ricordiamoci che quest’acqua
nel Casalasco la usiamo a scopo irriguo in agricoltura.
Per quanto riguarda la
presenza di farmaci, non si parla di tossicità acuta, ma i problemi possono
insorgere in coloro che si cibano di pesci del Po in modo continuativo.
Mentre è lecito nutrire non
poche preoccupazioni sullo stato del
fiume, c’è chi continua imperterrito a pescare e cibarsi dei pesci del fiume.
E non si tratta di singoli
pescatori dell’una e dell’altra sponda ma spicca un problema anche più
importante, quello legato alla presenza di pescatori bracconieri Ungheresi,
disseminati ormai ovunque, sia lungo il fiume che nei suoi affluenti.
C’è da chiedersi, ovviamente,
dove va a finire tutto ciò che viene pescato:
sui mercati ittici Italiani (come
già successo quando i Nas a Torino hanno scoperto che al mercato ittico veniva
venduto pesce del Po?) O magari su quelli stranieri ?
Su quanto sta avvenendo sono
da tempo in corso indagini e vi sono già state anche le prime denuncie, ma ciò
che è ancora più allarmante è che, a causa dell’attività di questi pescatori
giunti dall’Est, rischia di finire sui mercati, nazionali o internazionali,
pesce che presenta rilevanti quantità di diossina, pesticidi, farmaci e di
cocaina.
Inutile dire che, a fronte
dei risultati allarmanti che provengono dalle analisi effettuate sul fiume, ed
a fronte anche dell’enorme quantità di pesce che questi ospiti stranieri
riescono a catturare, la loro attività, andrebbe immediatamente fermata.
In ballo c’è la salute dei
cittadini: e non è certo un problema di poco conto.
Vitaliano Daolio
venerdì 4 gennaio 2013
Raccolta firme...
Per chi non avesse ancora firmato…da domani, in comune
(nuovo uff. anagrafe), ci saranno i moduli per portelo fare…. Affrettatevi
gente….dobbiamo sommergerli di firme…
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