sabato 27 aprile 2013

Dal gruppo ambiente del M5S alla camera: Cementifici o inceneritori?



Report incontro in streaming del 23 aprile 2013 Sala “Tatarella”, 5° piano del Palazzo dei Gruppi, Roma Tema: Cementifici o inceneritori?   Analisi del DM 22 del 14 febbraio 2013 (entrato in vigore il 15 aprile 2013) “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di determinate tipologie di combustibili solidi secondari (CSS), ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni”, che di fatto istituzionalizza l’incenerimento dei combustibili solidi secondari (CSS) nei forni dei cementifici introducendo l’espediente della “dichiarazione di conformità“ (art. 4 del citato DM) che permetterebbe ai combustibili solidi secondari (CSS) di “cessare di essere considerati rifiuti”. Appena due giorni prima il 12 Febbraio 2013, la VIII Commissione Permanente parlamentare (Ambiente, territorio e lavori pubblici) aveva dato parere contrario allo “Schema di Decreto del Presidente della Repubblica concernente il Regolamento recante disciplina dell’utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale, ai sensi dell’articolo 214, comma 11, del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni”; il citato schema DPR prevedeva “l’utilizzo dei CSS in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, negli impianti di produzione di cemento a ciclo completo (art. 1). Il comunicato del Ministero dell’Ambiente del 4 aprile è tranquillizzante e spiega come tale pratica produrrà la riduzione dell’inquinamento e l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti per la parte che ancora residua. Come Movimento 5 Stelle ci siamo impegnati da tempo nella lotta all’incenerimento (i fatti di Parma ne sono testimonianza) e il nostro gruppo parlamentare dall’inizio della legislatura ha prestato attenzione ai provvedimenti in divenire nel merito e stiamo studiando proposte di legge per regolamentare la materia, mirando a realizzare la strategia “rifiuti zero” e ad abolire l’incenerimento di rifiuti. L’incontro, trasmesso in streaming su “La Cosa”, ha mantenuto un’audience superiore ai 4.000 utenti, a testimonianza della crescita dell’utilizzo della rete e dell’interesse per questi temi urgenti e legati alla nostra qualità di vita, all’ambiente, alla salute e all’economia. All’incontro erano presenti il dott. Lepre e l’Avv. Farì, del Ministero dell’Ambiente: come M5S miriamo a una collaborazione costruttiva con le Istituzioni. L’incontro è stato introdotto dal cittadino Alberto Zolezzi, membro di Medici per l’Ambiente (Isde), che ha trattato in generale dei temi legati agli effetti dell’inquinamento sulla salute e in particolare dei noti effetti delle polveri sottili (correlate da importanti studi europei a circa il 5% dei decessi europei a causa dei limiti troppo permissivi. Il cittadino Ing. Mirko Busto (referente del gruppo preposto alla VIII Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici), ha riferito in merito al DM 22, e ai dettagli tecnici (legati anche alla produzione di cemento). È intervenuto in Hang Out il Dott. Agostino Di Ciaula, membro di Isde, che ha tracciato un’analisi dettagliata delle criticità della combustione dei rifiuti ed in particolare nei cementifici. Si è tenuto un dibattito in sala ed è stato possibile rispondere ad alcune domande rivolte dagli ascoltatori tramite chat. È emerso il dubbio che nonostante l’eventuale rispetto delle concentrazioni di inquinanti nei fumi in uscita, il volume totale di fumi emesso da un cementifico tradizionale (oltre 600.000 Nm3 orari) causi un incremento degli inquinanti totali emessi. Vista la premessa che oltre 57 città su 92 monitorate da Legambiente nel 2012 hanno superato i 35 giorni di sforamento del PM10 accettabili, questi dati sono decisamente importanti e riteniamo sia necessaria un’analisi dettagliata della situazione. Inoltre le emissioni dai cementifici riguardano in particolare il PM1, più pericoloso rispetto a PM10 e PM2.5. Un altro punto di allarme è legato alle diossine e agli altri interferenti endocrini, difficili da monitorare (con tempistiche risibili, ogni 4 mesi circa) che rischierebbero di incrementare a dismisura, con potenziali addittivi danni per la nostra e le future generazioni vista la mole di dati a supporto del loro ruolo epigenetico. Recenti pubblicazioni rivelano emissioni di sostanze bandite da oltre 30 anni dalla combustione di CSS nei cementifici, con il rischio dell’amplificarsi dei danni da sostanze dioxin- like, danni già rilevati nei lavoratori e che rischiano di colpire la polazione residente in prossimità degli impianti, costruiti anche nei centri abitati vista la destinazione originaria comunque diversa degli impianti stessi. Anche le emissioni dei metalli pesanti (Hg, Pb) sembrano incrementate notevolmente dalla combustione di rifiuti nei cementifici nelle realtà dove già questa pratica è utilizzata. La qualità del cemento prodotto risulta minore rispetto a quello prodotto con metodi tradizionali se non addirittura a rischio di tossicità per i nuovi componenti. Dubbi sono emersi a riguardo della  gestione ed il controllo del CSS dato che si perde la territorialità della gestione del rifiuto. Infatti dal decreto si evince che il CSS può provenire da tutta Europa compresa la Turchia. Significa che il risparmio energetico che in teoria il Decreto tiene a precisare potrebbe venire meno, per i lunghi tragitti di trasporto. Un altro punto critico è la mancanza di analisi radioattiva nella produzione e commercializzazione dei CSS, quando venga dall’estero, analisi non prevista nel Decreto.   Si è rimandato all’incontro con il Ministro Clini la definizione e la discussione dei punti controversi, auspicando che l’adeguamento dei cementifici italiani alla norma venga procrastinato. Potenzialmente 59 cementifici potranno iniziare la combustione di CSS, quando la produzione di cemento è in riduzione e in Italia al momento abbiamo a disposizione un surplus di energia elettrica. La strategia rifiuti zero verrà perseguita grazie soprattutto al blocco degli incentivi alle strategie opposte, l’utilizzo di CSS nei cementifici prevede un duplice incentivo legato alla gestione di rifiuti e alla produzione di energia elettrica, con una precisa quantificazione dei volumi giornalieri necessari (si ridà cibo ad un altro mostro dopo aver cercato di toglierlo agli inceneritori).

giovedì 18 aprile 2013

In merito alla mensa delle scuole elementari di Casalmaggiore 2


In merito alle parole del Sindaco Silla, apparse sui quotidiani in questi giorni, il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore intende sottolineare come non sia mai stata nostra intenzione buttarci nella bagarre politica ai soli fini propagandistici (la vecchia politica la lasciamo ad altri).
Non  abbiamo mai inteso sfruttare (in che senso poi?)  la commissione e nemmeno  stiamo facendo  campagna elettorale  ( la nostra avrà modo di vederla poi, non ora).
Semplicemente   il fatto strano ed anomalo che   una dirigente scolastica  smentisca a priori ed  un Assessore all’istruzione   confermi   nello stesso tempo e nello stesso articolo di giornale di aver trovato un verme, ci porta a voler capire meglio quanto possa  essere capitato indipendentemente dall’essere  genitori o meno di alcuni bimbi che mangiano in mensa.
Anzi, quest’ultima cosa è la dimostrazione che il M5S è formato da semplici cittadini che, vivendo le problematiche quotidiane, sono maggiormente sensibili a tutti gli avvenimenti locali.
La nostra richiesta di documentazione è stata interlocutoria appunto per sapere e conoscere lo stato dei fatti.
Se la mensa è in gestione diretta, buono a sapersi.
Questo può portare sicuramente ad una gestione migliore del servizio rispetto a quello  criticato fino ad oggi soprattutto in merito alla qualità dei pasti preparati (e non parliamo di singoli casi tipo quello dei vermi).
Proprio nel caso in cui la mensa sia gestita direttamente dal Comune, il M5S di Casalmaggiore vuole conoscere, come già richiesto, il capitolato di spesa  delle forniture (con questo si intendono le derrate alimentari) e  le modalità amministrative e contabili con cui si confrontano i prezzi, la qualità dei prodotti per addivenire ad una scelta mirata alla qualità.
Cioè come e quanto l’apparato amministrativo comunale sia seriamente impegnato in questo lavoro delicato e rivolto praticamente a tutta la cittadinanza in quanto servizio collettivo.
Siccome non ci fermiamo a voci di corridoio ma  vogliamo offrire il nostro apporto  per ottimizzare   i servizi al cittadino, in particolar modo quelli che sono più critici,  riteniamo doveroso accertare personalmente con  il riscontro di atti e documenti   per poi fare adeguate proposte nel merito.
Il M5S di Casalmaggiore

lunedì 15 aprile 2013

In merito alla mensa delle scuole elementari di Casalmaggiore


Il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore, da sempre attento alle problematiche della cittadinanza, nell’ottica di anteporre sempre la trasparenza in tutte le attività dell’amministrazione comunale, in merito al recente evolversi delle problematiche legate alla mensa delle scuole elementari ha chiesto in data odierna, ai sensi della legge 241/90 (“Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi"), la visione e la copia dei seguenti documenti:

·       Nomina Commissione mensa scolastica  I.C.Marconi e relativi verbali delle riunioni;
·       Regolamento della Commissione mensa;
·       Norme scolastiche, locali e ministeriali inerenti la gestione della mensa;
·       Copia delibera di indizione gara affidamento mensa;
·       Delibera di esecuzione gara con risultati confronto ditte e relativo affidamento alla vincente;
·       Capitolato di spesa  per l'appalto di forniture inerenti il servizio mensa;
·       Budget MIUR assegnato annualmente per il servizio mensa e ripartizione dell'introito statale;
·       Chi ha diritto a fruire del servizio mensa gratuito a scuola in quanto prestano servizio di assistenza e di vigilanza;
·       Chi usufruisce del servizio mensa senza prestare alcun servizio e con quali autorizzazioni;
·       Di questi ultimi costi sostenuti per tale servizio e metodi di pagamento utilizzati.

Il M5S si riserva di chiedere ulteriori documenti e di avanzare interrogazioni sull'argomento posto ora all'attenzione.

martedì 9 aprile 2013

Raccolta olio alimentare esausto

Il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore, nell’ottica di sensibilizzare la cittadinanza del comprensorio casalasco al rispetto dell’ambiente ed alla corretta gestione dei rifiuti, organizza una raccolta pubblica di olio alimentare esausto il giorno domenica 5 Maggio 2013 in Piazza Garibaldi a Casalmaggiore dalle ore 9 alle ore 18.
Ogni litro circa di olio esausto ( olio di frittura o anche l’olio normalmente contenuto nelle scatolette di tonno) consegnato presso il ns gazebo darà diritto a ricevere un biglietto con il quale partecipare all’estrazione finale di una bicicletta.
Il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore dice SI al riciclo, SI ai rifiuti zero e NO agli inceneritori.

L'olio di frittura, infatti, non è nè biodegradabile, nè organico e disperso nell'acqua, forma una barriera che impedisce ai raggi di sole di penetrare, causando ingenti danni all'ambiente e impoverendo il terreno di quei microrganismi necessari alla vita delle piante. Allo stesso tempo se l'olio esausto giunge alle falde rende la stessa acqua non potabile, arrecando gravi danni anche al funzionamento dei depuratori. Perciò, ogni volta che effettuiamo una frittura (l'uso ripetuto dello stesso olio è severamente sconsigliato dai medici ), lo lasceremo raffreddare, per poi versarlo nel recipiente. Una volta raccolto, dopo aver subito appositi processi di trattamento e riciclo, l'olio recuperato, vive una nuova vita. Dallo stesso è possibile infatti, ricavare svariati prodotti, come: lubrificanti vegetali per macchine agricole, biodiesel e glicerina per saponificazione. Insomma, con un minimo di accortezza possiamo salvaguardare l'ambiente e creare un notevole risparmio economico per tutta la collettività. Invitiamo ad iniziare già da subito la raccolta dell’olio utilizzando contenitori di plastica o di vetro che verranno anch’essi riciclati. Approfittiamo dell’evento e dell’occasione anche per sensibilizzare la giunta comunale e la Casalasca Servizi, nell’ottica di istituire punti di raccolta sul territorio o ancora meglio calendarizzare e gestire anche la raccolta dell’olio in modalità porta a porta (come già avviene in altri comuni), ritendendo questa gestione sicuramente più fruttuosa dal punto di vista ambientale rispetto al solo stoccaggio presso isola ecologica.
MoVimento 5 Stelle Casalmaggiore